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God of War – Statua Art Scale Statue 1/10 Orco 32cm

419,90

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Descrizione

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Iron Studios presenta la statua dedicata all’ Orco mentre si arrampica su una base piena di rottami di una rovina nordica con riferimenti al gioco.

La base è composta dal vaso esplosivo, dalle frecce di Atreus inserite in esso e dall’ascia magica del Leviatano di Kratos, rimovibile per diverse visualizzazioni.

La statua di Orco in scala 1/10 è alta circa 32 cm su una base a tema ed è realizzata in polystone, con parti in resina, PVC, metallo e tessuto.

MARCA: IRON STUDIOS

DIMENSIONI: 32 cm

Kratos è il figlio maggiore di una donna, Callisto, proveniente da un anonimo villaggio greco dal quale era fuggita verso Sparta per le accuse di adulterio che gravano su di lei. Da bambino viveva assieme al fratello minore Deimos, privo della forza e della dedizione al combattimento che già contraddistinguevano Kratos.

Uno sventurato giorno Sparta fu attaccata da un esercito comandato da due strane figure venute per prendere Deimos: Kratos, nel tentativo di fermarli, venne colpito all’occhio destro, sul quale avrà per sempre la cicatrice; incapace di muoversi, vide il fratellino allontanarsi per sempre mentre una delle due figure gli si avvicinò chiedendogli perdono: costei non era altri che Atena, la dea della giustizia, e il suo compagno Ares, il dio della guerra. Kratos non dimenticò mai quel giorno e, per onorare il fratello che aveva abbandonato, si tatuò sulla pelle un tatuaggio rosso che partiva dalla testa fino al braccio sinistro proprio come il segno che aveva Deimos sin dalla nascita. Divenuto un formidabile guerriero Kratos divenne il temuto generale del più grande esercito di tutta la Grecia; successivamente sposò una donna, Lysandra, e da lei ebbe una figlia, Calliope. Come generale era temuto e rispettato da alleati e nemici, mentre Lysandra era l’unica che lo rimproverava apertamente e Calliope lo vedeva come un padre affettuoso.

Durante una terribile battaglia contro un’orda di barbari, che aveva decimato il suo esercito, Kratos stava per soccombere dinanzi al martello del comandante avversario quando chiese aiuto ad Ares, cui era devoto senza sapere che era lo stesso che rapì Deimos anni prima: se Ares lo avesse aiutato, la sua anima sarebbe stata per sempre sua. Ares lo accontentò e scese dall’Olimpo uccidendo i nemici di Kratos e legando alle sue braccia le Spade del Caos, due grandi lame attaccate ai suoi polsi per mezzo di catene e simbolo della sua forza sottomessa alla volontà del dio. Per molti anni Kratos saccheggiò, razziò e uccise in nome di Ares commettendo crudeltà inenarrabili finché, durante una scorribanda, violò il sacro tempio dell’Oracolo di un villaggio dedicato alla dea Atena, nonostante questa l’avesse avvertito di non entrare per nessuna ragione al mondo. Ignorando l’avvertimento Kratos sfondò la porta e, accecato dalla rabbia, non si accorse che lì c’erano anche sua moglie e sua figlia e le uccise. Da allora la sua pelle diventò bianca a causa delle ceneri dei corpi bruciati dei suoi cari e le sue notti furono perseguitate dall’incubo di quell’ultima uccisione in nome di Ares, dando vita alla leggenda del Fantasma di Sparta.

L’ Orco di God of War è un nemico ostico e per questo va temuto quando attacca. L’ Orco ha la capacità di compiere grandi balzi, che gli permettono di raggiungere facilmente la posizione di Kratos e di provare a schiacciarlo. Questo furioso attacco tuttavia li rende vulnerabili per qualche secondo, il che permette ai due protagonisti di attaccare con qualsiasi mezzo a loro disposizione.

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