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Star Wars Episode II – Counte Dooku 33cm

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Descrizione

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Hot Toys apre le vendite per l’action-doll dedicata al celebre Count Dooku, ispirato al film “Star Wars Episode II: Attack of the Clones”.
Scolpito sulle sembianze dell’attore Christopher Lee, il personaggio, noto anche col nome Sith di Lord Tyranus, viene proposto dall’azienda in scala 1/6 per circa 13″ (33 cm) di altezza, appartenente alla collana Movie Masterpiece.
Equipaggiato con impugnature alternative e accessori distintivi, spicca come sempre la fedeltà del volto con la fisionomia dell’interprete, e la cura maniacale nella realizzazione di abiti e accessori.

ALTEZZA: 33cm

MARCA: HOT TOYS

Dooku o Conte Dooku (Count Dooku), anche conosciuto col suo nome Sith Darth Tyranus o Lord Tyranus, è un personaggio immaginario dell’universo fantascientifico di Guerre stellari, apparso in L’attacco dei cloniLa vendetta dei Sith e nel film d’animazione Star Wars: The Clone Wars, come uno dei principali antagonisti. È stato interpretato da Christopher Lee e doppiato da Corey Burton nella serie animata Star Wars: Clone Wars. Nella versione italiana, è doppiato da Walter Maestosi ne L’attacco dei cloni e da Omero Antonutti nel film La vendetta dei Sith.

Addestrato da Yoda come apprendista Padawan, è considerato uno dei più grandi Jedi di tutti i tempi. Dopo la morte del suo ex apprendista Qui-Gon Jinn lascia l’Ordine e rivendica il suo titolo nobiliare di Conte di Serenno. Poco tempo dopo l’ex Maestro Jedi viene sedotto dal Lato Oscuro della Forza da Darth Sidious, diventando il suo secondo apprendista e prendendo il nome di Darth Tyranus. Come leader e creatore della Confederazione dei Sistemi Indipendenti, è stato l’istigatore delle Guerre dei Cloni.

Allievo di Yoda prima e maestro di Qui-Gon Jinn poi, è stato uno dei migliori Jedi di sempre. Celebre Maestro Jedi, Dooku è uno stimato istruttore nel Tempio, oltre che uno dei più famosi spadaccini della Galassia. Si dice che solo Yoda e Mace Windu avrebbero potuto combattere alla pari con lui. Abbandona l’Ordine dei Jedi e diviene dapprima uno dei pochi Jedi Grigi della storia dell’Ordine passando in un secondo momento al Lato Oscuro della Forza divenendo un Signore Oscuro dei Sith e leader della Confederazione Separatista.

Dooku trascorre quasi settant’anni da Jedi, ma l’aberrante corruzione del Senato Galattico e il forte impatto che ha su di lui la drammatica morte di Qui-Gon fanno crollare la sua fede nell’Ordine e nella Repubblica Galattica. Successivamente viene influenzato dal senatore di Naboo, Palpatine, e decide di lasciare l’Ordine dei Jedi poco dopo gli eventi della battaglia di Naboo (32 BBY). Dopo aver appreso che Palpatine è sotto mentite spoglie il Signore Oscuro dei Sith Darth Sidious, Dooku passa al Lato Oscuro della Forza, divenendo il suo nuovo apprendista con il nome di Darth Tyranus (dopo la sconfitta di Darth Maul su Naboo) e pian piano diviene lui stesso un Signore Oscuro dei Sith. La conversione di Dooku al Lato Oscuro comincia con l’assassinio del Maestro Jedi Sifo-Dyas, suo ex-amico e confidente nell’Ordine (32 BBY); per far ciò si accorda con il sindacato Pyke, utilizzando lo pseudonimo di Tyranus, affinché questi attacchi lo Shuttle Jedi 775519 di Sifo-Dyas, il quale era stato inviato su Oba Diah (pianeta sede dei Pyke) dal Cancelliere Supremo Finis Valorum (poco prima della fine della sua carriera politica) insieme al suo assistente Silman; Sifo-Dyas muore nell’attacco allo shuttle e il suo corpo è poi dato a Dooku mentre Silman, scampato per miracolo alla morte, è catturato e imprigionato dai Pyke. A seguito di ciò, quando assume il controllo dei piani di Sifo-Dyas per creare un esercito di cloni per la Repubblica, Dooku approfitta del suo rango di Maestro per accedere al database del Tempio Jedi e cancellare ogni riferimento al pianeta Kamino dagli Archivi Jedi. Dopo aver fatto questo contatta il cacciatore di taglie Mandaloriano Jango Fett, da tutti ritenuto uno dei migliori nel suo campo, per usarlo come matrice genetica per il futuro esercito di cloni. In verità, Dooku si unisce a Palpatine (a cui ha giurato finta fedeltà) perché vuole creare un nuovo ordine repubblicano che possa distruggere quello attuale e corrotto.

Rivendicando le sue ricchezze e il suo titolo di conte, Dooku organizza con Sidious una cospirazione per far scoppiare una guerra che avrebbe portato i Sith al potere. Inizia dunque a stringere legami con pianeti e corporazioni che sono malcontenti dell’operato della Repubblica, diventando il leader del movimento Separatista. Questo movimento, a seguito delle alleanze stipulate, forma la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, alla quale si uniscono centinaia di sistemi galattici. Come leader politico della Confederazione Separatista, Dooku guida l’organizzazione contro la Repubblica in un lungo conflitto che viene poi denominato Guerre dei Cloni.

Il conte fa la sua prima apparizione nel secondo episodio della saga; viene inizialmente menzionato e la sua presenza incombe minacciosa nella prima parte dell’episodio fino ad apparire nella seconda parte, quando Obi-Wan Kenobi arriva su Geonosis e scopre la cospirazione del conte e dei Separatisti, prima di venire catturato dai droidi distruttori (22 BBY). Una volta catturato Obi-Wan, Dooku tenta di indurlo ad unirsi a lui, sostenendo che Qui-Gon (maestro dello stesso Obi-Wan) avrebbe sicuramente abbracciato la causa del suo vecchio mentore (lo stesso Dooku) se avesse saputo la verità che Dooku conosce molto bene: che il Senato galattico è controllato da Darth Sidious. Obi-Wan, sostenendo il contrario sul suo maestro e non credendo alle parole di Dooku, rifiuta seccamente e per questo viene condannato a morte in un’arena sul pianeta insieme ad Anakin Skywalker (Padawan di Obi-Wan) e la senatrice Padmé Amidala (che lo stesso Dooku e il viceré Nute Gunray avevano cercato di far uccidere), giunti sul pianeta per salvarlo. Il tempestivo intervento di Mace Windu, Yoda e di molti altri Maestri Jedi a capo del neonato esercito di cloni, salva i tre e il conflitto tra le truppe di cloni e di droidi si sviluppa nella battaglia di Geonosis; durante essa, Dooku cerca di fuggire portando con sé i piani di un’arma micidiale, la Morte Nera, ma la sua fuga viene ostacolata dall’intervento di Obi-Wan e Anakin. Dooku si scontra in duello con i due Jedi, al termine del quale ferisce Obi-Wan ad una gamba e una spalla e mozza il braccio destro ad Anakin. Subito dopo si scontra in un breve ma formidabile duello col suo vecchio mentore Yoda, rispetto al quale, nonostante la sua grande abilità, è evidentemente meno potente. Comunque, distraendo il potente Jedi, riesce a fuggire e tornare a Coruscant presso Darth Sidious, annunciandogli che la guerra è cominciata.

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