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Mortal Kombat – Deluxe BDS Statua 1/10 Shao Kahn 25cm

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Descrizione

Da “Mortal Kombat” ecco una fantastica riproduzione della statua di SHAO KAHN presentata da Iron Studios. La figura è in scala 1/10 ed è del tutto simile al personaggio visto nel gioco. DA AVERE!

ALTEZZA: 25 cm

MARCA: IRON STUDIOS

Shao Kahn era capo consigliere al servizio del Dragon King Onaga, l’imperatore dell’Outworld, che creò il più grande impero mai realizzato; ma, prima che il sogno d’immortalità di Onaga potesse essere realizzato, Shao Kahn lo avvelenò e ne prese il posto nell’Outworld; poi si appropriò di altri regni, conquistandoli militarmente o sfidandone i campioni a Mortal Kombat.

Shao Kahn organizzò un torneo Mortal Kombat contro i campioni di Edenia, e lui ed i suoi guerrieri ne uscirono vincitori, sottomettendo così Edenia; l’imperatore, allora, uccise Re Jerrod, poi prese in moglie Sindel; Kitana divenne perciò figliastra di Shao Kahn. Sindel, per il dolore causato dalla morte del marito, si uccise; ma Shao Kahn ne mantenne l’anima nell’Outworld, impedendone la transizione nell’aldilà.

Molti anni dopo, Shao Kahn sceglie la Terra come nuovo obbiettivo; per impadronirsene, deve vincere, grazie a Reptile, Shang Tsung e Goro, 10 tornei Mortal Kombat consecutivi. Mentre Shang Tsung assisteva ai combattimenti, Goro travolgeva i guerrieri della Terra, battendo addirittura il grande Kung Lao e vincendo il torneo per 9 volte di fila. Ma al decimo torneo, Liu Kang, scelto dalla scuola Shaolin, batte Goro e poi Shang Tsung; lo stregone, allora, chiede all’imperatore di risparmiargli la vita e di organizzare un altro torneo; Shao Kahn acconsente e ridà la giovinezza allo stregone. Con la cattura di Kano e di Sonya Blade, e la rabbia di Liu Kang a causa dell’assassinio dei suoi compagni per mano dell’armata Tarkata, l’imperatore spera che i guerrieri terrestri possano cadere in trappola; ma anche in questo frangente Liu Kang trionfa, nonostante la potenza di Kahn.

Ma Shang Tsung ha un piano: resuscitare la regina Sindel; il piano riesce e, di conseguenza, la Terra pare essere sottomessa all’Outworld: infatti Shao Kahn, incapace di accettare le precedenti sconfitte, invade la Terra, e le anime degli abitanti della Terra (a eccezione dei guerrieri scelti per prendere parte al terzo Mortal Kombat) cadono preda dello stregone; inoltre, l’imperatore manda le sue truppe sterminatrici a uccidere i guerrieri terrestri. Tuttavia esse riescono a uccidere solo Johnny Cage; rimangono quindi, come guerrieri prescelti, Liu Kang, Kung Lao, Kitana, Jade, Raiden, Sonya, Jax, Nightwolf, Stryker e Kabal. Ma Raiden non può intervenire a causa dei poteri di Kahn, che hanno completamente imbrigliato i suoi. Nella battaglia finale, Kung Lao cerca di sconfiggere il malvagio sovrano, ma è lui a essere sconfitto e quasi ucciso. Fortunatamente Liu Kang riesce a sconfiggere Kahn e a riportare alla normalità il nostro pianeta; ma anche Edenia ritrova la libertà dopo la sconfitta di Shao Kahn, con Kitana e Jade che, sconfitta Sheeva, recuperano Sindel alla causa del bene. Kahn fa ritirare le sue truppe nell’Outworld; molti generali, però, lo abbandonano.

In Mortal Kombat Deadly Alliance, l’Alleanza Mortale formata da Shang Tsung e Quan Chi si volge contro Shao Kahn, che apparentemente viene ucciso dai due stregoni, che in seguito uccidono anche Liu Kang; ma quello che Quan Chi e Tsung avevano ucciso non era altro che un clone, mentre il Kahn reale, con i suoi pochi poteri rimasti, restituisce piena potenza a Goro, che torna così a schierarsi al fianco dell’imperatore.

Dopo la sconfitta di Onaga, Shao Kahn ritorna sovrano dell’Outworld; stringe poi un’alleanza con Quan Chi, Shang Tsung e Onaga per distruggere Blaze e riottenere i suoi poteri divini. Nel suo finale in Mortal Kombat: Armageddon, Kahn sconfigge Blaze e riacquista i propri poteri divini; quindi, con le proprie armate, fa piazza pulita degli altri guerrieri, riuscendo a conquistare tutti gli altri reami; ciò lo porta alla pazzia, perché ormai non gli resta più nulla da conquistare.

In Mortal Kombat vs DC Universe, i cui fatti (non canonici) si svolgono dopo Mortal Kombat 3, Shao Kahn si dispera per la sconfitta patita per mano di Liu Kang; Quan Chi cerca di confortarlo, ma Raiden getta Kahn nel portale e prende Quan Chi per consegnarlo agli Dei Anziani. Questo fatto è però contemporaneo agli avvenimenti dell’universo DC, in cui Superman sconfigge Darkseid e lo scaglia nel portale, per poi catturare Lex Luthor. A causa di ciò, Shao Kahn e Darkseid si fondono in un unico essere, Dark Kahn. Ma Superman e Raiden uniscono le loro forze e battono Dark Kahn, che si scinde nei due esseri originari: Kahn viene esiliato nella Zona Fantasma, anche se riuscirà a liberarsi, mentre Darkseid è confinato nel Netherrealm.

Mortal Kombat X

In questo capitolo ritroveremo Scorpion ancora al servizio di Quan Chi e Shinnok nella guerra di invasione del Netherrealm. Dopo due anni di battaglie, Raiden, Fujin, Kenshi, Sonya e Johnny Cage riescono a impedire l’ascesa del dio caduto imprigionandolo nel suo amuleto. Inseguendo Quan Chi, Cage viene ferito mortalmente dal revenant Jax. Lo stregone intende quindi trasformare anch’esso in uno spettro a suo servizio. Ma Raiden riesce ad invertire l’incantesimo; anzi, l’onda d’urto generatasi in quel momento rigenera i corpi di Scorpion, Sub-Zero e Jax, riportandoli in vita.

Hanzo Hasashi, finalmente libero (e mantenendo comunque il potere del fuoco), può ricostruire il clan degli Shirai Ryu, grazie anche all’aiuto di Kenshi, che gli affida suo figlio Takehashi Takeda per essere addestrato. Su invito di Sub-Zero, ora Gran Maestro del Lin Kuei, si reca in visita nel suo tempio per stipulare un accordo di pace. Viene teso in imboscata dalla sua allieva Frost, e Hanzo, credendo che il Lin Kuei sia ancora senza onore, attacca Sub-Zero. Ma dopo averlo sconfitto, si scopre che Kuai Lang non l’aveva attirato apposta in un’imboscata, ma era semplicemente un attacco (anche di rabbia e di gelosia) da parte di Frost. Sub-Zero racconta come abbia distrutto Sektor e i suoi cyber ninja e di come abbia scoperto, tramite i dati in memoria di quest’ultimo, che fu Quan Chi a distruggere lo Shirai Ryu. Il Gran Maestro infatti, chiese come pagamento lo sterminio del clan di Scorpion per il recupero della mappa del tempio degli elementi da parte di Bi Han, il primo Sub-Zero. I due ninja, quindi, decidono di lavorare insieme per proteggere la terra e servire il bene. Ma adesso il sentimento di vendetta di Hanzo è attualmente troppo forte.

Quando Jax Briggs sconfigge le guardie del corpo di Quan Chi e cattura lo stesso stregone, Hanzo arriva alla base delle Forze Speciali dove si trova lo stregone. Egli sconfigge Sonya e Johnny, che tentano di impedirgli di prendere lo stregone. Hanzo lo prende, gli rinfaccia la morte della sua famiglia, la sua vendetta deviata e l’estinzione del suo clan, e dopo averlo umiliato, viene raggiunto da D’Vorah; nonostante questa lo ferisca, egli riesce comunque ad uccidere Quan Chi decapitandolo. Questo gesto avventato fa sfumare ogni possibilità di riportare in vita i guerrieri morti nella guerra contro Shao Kahn. Inoltre, l’aver liberato Quan Chi per ucciderlo, ha permesso allo stregone di liberare Shinnok dall’amuleto prima di esalare l’ultimo respiro.

Nel finale arcade, troviamo Hanzo intento a darsi la morte tramite harakiri, distrutto dal senso di colpa per il ruolo avuto nel ritorno di Shinnok. La sua sete di vendetta infatti, aveva quasi portato la terra alla distruzione. Tuttavia Raiden ferma la sua mano, proponendogli un’alternativa più costruttiva. Infonde nel ninja una piccola parte dell’energia del Jinsei, collegandolo ad esso. Scorpion e il suo clan, d’ora in avanti, avrebbero avuto il compito di proteggere il Jinsei e la Terra per sempre.

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