LABYRINTH Dove tutto è possibile – Batocchi scala 1:1

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Esaurito

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Descrizione

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Queste fantastiche repliche da collezione perfettamente utilizzabili, riportano in vita due dei personaggi iconici dell’indimenticabile film che ha fatto sognare 3 intere generazzioni, parliamo dei BATOCCHI tratti direttamente dai progetti originali del film LABYRINTH: Dove tutto è possibile.

I dettagli sono maniacali e poter mettere questi battiporta nella propria abitazione è un sogno che si realizza per tutti coloro che hanno amato questa fantastica pellicola!

DIMENSIONI: 49 X 37 X 14

MARCA: CHRONICLE COLLECTIBLES

Labyrinth – Dove tutto è possibile (Labyrinth) è un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson.

Il regista Jim Henson, creatore dei Muppets, venne aiutato da Brian Froud per la parte visiva e dall’autore di libri per ragazzi Dennis Lee per la storia, che è stata poi sceneggiata da Terry Jones dei Monty Python (ed è diventata anche un romanzo grazie ad A. C. H. Smith).

I personaggi umani principali sono Jareth il re dei Goblin, interpretato da David Bowie, e Sarah, una giovane Jennifer Connelly. La trama si basa sul percorso di Sarah in uno strano labirinto fantastico. La maggior parte degli altri ruoli importanti sono personificati da pupazzi o da una combinazione di performance umana e di pupazzi.

Sarah è una quindicenne figlia di genitori separati; la madre è una attrice famosa, mentre il padre si è risposato con una donna che lei non accetta e si rifugia spesso in un mondo di fiabe. Una sera la ragazza deve fare da baby sitter al fratellino Toby, spaventato da un temporale. Sarah prova a calmarlo raccontandogli la storia contenuta nel suo libro preferito (intitolato The Labyrinth), di una ragazza che ha ricevuto dei poteri speciali dal Re dei Goblin. Nel libro la ragazza non sopporta più la sua vita e desidera che gli gnomi portino via suo fratellino. Sarah si immedesima con la protagonista del libro ed invoca gli gnomi di portare via Toby. Quando spegne la luce, immediatamente il pianto di Toby tace: tornata nella stanza, scopre che gli gnomi hanno rapito davvero il bambino.

Appare un barbagianni che si trasforma nel re dei goblin Jareth e le rivela di aver rapito il bambino come lei ha chiesto. Le ha anche portato un regalo: una sfera di cristallo in cui, dice, sono contenuti i suoi sogni. Offeso ma scherzoso, quando Sarah rifiuta il dono e dice di rivolere il bambino indietro, Jareth le dice che ora Toby si trova nel suo castello, al centro di un di un fantastico labirinto e le dà 13 ore di tempo per trovarlo prima che diventi anch’egli uno gnomo. Sarah è quindi costretta ad inoltrarsi nel labirinto, per riportare Toby a casa.

Il labirinto si rivela subito molto complicato da attraversare, costellato di puzzle e test. Sarah incontra anche dei bizzarri personaggi nel suo cammino, che la aiuteranno a superare i vari ostacoli. Per primo Gogol, un nano (o gnomo) che spruzza veleno alle fate all’entrata del labirinto e le mostra come entrare. Più tardi Gogol si rivela essere la paurosa ed esitante spia di Jareth, ma alla fine parteggerà per Sarah. Successivamente, si unirà a lei Bubo, un gentile bestione che ha l’abilità di comunicare coi sassi, dopo che Sarah lo salva da alcuni scagnozzi di Jareth. Incontrerà poi Sir Didymus, un cavalleresco cane yorkshire che cavalca un cane da pastore e sta di guardia ad un ponte per mantenere un inutile giuramento. Sir Didymus si unisce a lei dopo essere stato sconfitto da Bubo in combattimento. Dopo molte disavventure, incluso l’incontro di Sarah con dei folletti con gli arti smontabili che provano a staccare la testa della protagonista, una deviazione imprevista alla Gora dell’Eterno Fetore, ed una allucinazione dovuta ad una pesca avvelenata provocata da Jareth, Sarah arriva alla squallida città degli gnomi situata al centro del labirinto.

Nuove difficoltà la attendono qui. Il gruppetto deve superare l’enorme robot a guardia della porta della città e ci riesce grazie a una coraggiosa mossa di Gogol. Poi Jareth, avendo appreso dell’arrivo di Sarah, manda loro incontro tutto il suo esercito di gnomi, che viene sconfitto da una moltitudine di sassi rotolanti invocati da Bubo. L’apice del film si ha nel castello di Jareth, ispirato ai quadri di M. C. Escher. Con appena pochi minuti di tempo rimasti, Sarah deve superare un surreale labirinto composto da scale. Riesce anche a scorgere Toby, ma prima che possa raggiungerlo si trova faccia a faccia con Jareth. Egli, ormai innamorato di Sarah, prova a confonderla e spaventarla e, facendo un ultimo appello, le chiede di diventare la sua regina. Lei però lo rifiuta, ripetendo, durante il rintocco dell’ultima delle tredici ore concessegli da Jareth, la frase che non ricordava mai quando provava ad interpretare la protagonista del suo libro preferito: “Tu non hai alcun potere su di me”. La stanza in cui si trovano crolla e Sarah si ritrova nell’ingresso di casa con l’orologio che batte la mezzanotte e un barbagianni che vola via dalla stanza.

Sarah ritorna nella stanza di Toby, che ora sta dormendo nel suo lettino e gli regala il suo pupazzo preferito. Capisce finalmente i suoi sbagli e si scopre cresciuta, volendo finalmente bene al suo fratellino. Tornata in camera, le appaiono Gogol, Bubo e Sir Didymus come immagini nello specchio. I tre le dicono addio, perché sembra che Sarah si stia lasciando dietro le fantasie dell’infanzia, ma dicendogli comunque che se avesse avuto bisogno, loro ci saranno. Sarah però risponde che anche quando diventerà adulta, avrà sempre bisogno di loro e che non intende perderli. Le creature di Labyrinth appaiono allora nella stanza insieme a Gogol, Bubo e Sir Didymus che celebrano felicemente insieme a Sarah il suo rifiuto di abbandonare la sua immaginazione e i suoi sogni, facendo una grande festa nella sua stanza, mentre Jareth fuori dalla finestra osserva la scena e, sconfitto, vola via.

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